Quest’ultima visita ad un’osteria contadina del Gallo Rosso mi ha proprio entusiasmato. Lo Schnalshuberhof è un maso storico appena sopra il paese di Lagundo, vicino a Merano, gestito da Christian Pinggera e dalla sua famiglia. Un posto bello in cui andare a mangiare tutto l’anno, anche perchè il menu cambia con il passare delle stagioni. In primavera da non perdere ad esempio i canederli all’aglio orsino e la crema di asparagi, mentre in estate la zuppa di crespelle. Tutto l’anno l’arrosto di vitello, il tagliere della cosa con speck e salsicce di loro produzione, ma anche il rotolo ripieno di diverse marmellate.
Quel che rimane costante è la passione di chi gestisce questo posto e l’attenzione nel fornire prodotti di qualità, sia provenienti dal maso che dalle altre strutture del Gallo Rosso.

Due le stube interne, per un totale di 25 posti a sedere, mentre sotto le pergole all’esterno ci stanno una cinquantina di persone. Sempre necessario prenotare, per essere sicuri di trovare posto. Quando fa freddo e si mangia all’esterno i tavoli vengono condivisi: un bel modo per conoscere anche altre persone e trascorrere una serata diversa dal solito.

Noi siamo venuti qui per il Törgellen, il tipico pasto contadino che celebrava il vino nuovo. Ne ho scritto in questo articolo, con elencati anche molti posti in cui sono stata negli ultimi anni: uno più buono dell’altro. Abbiamo cominciato con un tris di primi: Schlutzen (ravioli ripieni agli spinaci), canederlo con il formaggio condito con burro fuso e canederlo alla zucca con crema di gorgonzola… una bontà!

Abbiamo poi proseguito con la carne: costine, lesso, salsicce e sanguinaccio, più i crauti… anche questo molto buono. Ad accompagnare tutto un ottimo vino della casa, mix di diversi uvaggi.

Per finire i Krapfen, deliziosi dolci di pasta fritta ripieni con marmellata di albicocche, crema di castagne o semi di papavero. Poi spolverati con lo zucchero. Erano così buoni che ne abbiamo chiesta una doppia razione.

E poi le immancabili castagne, cotte sulla brace dal papà di Christian, Hainz. Un personaggio che da solo vale la visita al maso, tra barzellette e racconti della sua vita avventurosa da artista. Eccolo qui all’opera, ma è impossibile spiegarvi il clima che c’è qui fino a che non lo provate di persona. Lo stesso vale per Christian, oste eccentrico e brillante che troverà sempre il tempo per sedersi con voi e fare quattro chiacchiere, preferibilmente con giochi di parole e barzellette.
Le prime menzioni del maso risalgono al 1.318, ma appartiene alla famiglia della mamma di Christian dal 1.531. Attualmente nell’azienda agricola si coltivano soprattutto mele e viti, dalla cui uva si producono vini biologici. Ma anche le grappe, che provengono dalla loro distilleria.

Si possono acquistare nella bottega del maso, assieme ai salumi – che vengono prodotti sempre qui – e ai formaggi.

Amerete tutto di questo posto, anche il bel viaggio nel passato reso possibile dagli ambienti rimasti quelli di un tempo e dalla stube dei giornali, rivestita appunto dai giornali d’epoca. Torneremo sicuramente qui per assaggiare altri piatti: lo Schnalshuberhof è aperto infatti durante tutto l’anno (massimo 180 giorni di apertura in totale). In autunno fino al 15 dicembre 2025, dal giovedì alla domenica, dalle 18 in poi. Il consiglio è quello di venire qui presto, così potete poi digerire con calma tutte quelle bontà. Noi abbiamo speso circa 35 euro a testa, con una bottiglia di vino.
Contatto: 0473.447324; 335.5878822
COSA FARE NEI DINTORNI
- l’itinerario perfetto delle Waalwege di Merano
- a poca distanza da Merano imperdibile la visita ai 7 Giardini del Kränzelhof
- consigliato il Prinz Rudolf: un hotel stiloso ed eccentrico, tra i vigneti, a poca distanza dal centro di Merano.


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