di Silvia Conotter

Sentiero dei Fiori: al Tonale una via ferrata top

8 Set 2025 | Autunno, Estate, Gite

Il Sentiero dei Fiori è un percorso attrezzato nel gruppo Adamello – Presanella, lungo una decina di chilometri e percorribile in circa 5 ore, 924 metri di salita ed 800 di discesa. È un suggestivo itinerario che ripercorre la via di arroccamento che costruirono i soldati italiani durante la Prima Guerra Mondiale per collegare le loro postazioni costruite sulle creste, con tratti molto scenografici e soprattutto una vista incredibile sulle principali cime circostanti, arrivando fino alle Dolomiti, ma anche alla Svizzera e all’Austria. Si alternano lungo il percorso tratti attrezzati, cavi d’acciaio e ponti sospesi.

Per compiere l’intero percorso ci si mettono 5 ore circa, di cui 3 solo sulla ferrata che si snoda sempre sui 3000 metri di altitudine e ha un dislivello positivo di 500 metri.

SENTIERO DEI FIORI: L’ITINERARIO

Abbiamo lasciato l’auto al parcheggio della cabinovia Paradiso, al Passo del Tonale, che porta a 2.585 metri, e poi abbiamo preso la telecabina che porta a Passo Presena, 2.997 metri. Da qui vista maestosa sulle vedrette del Mandrone e delle Lobbie, con il Carè Alto che svetta fiero. L’emozione di arrivare in cima (3.456 metri) a questa vetta ve l’ho già descritta in questo articolo.

Seguendo il segnavia 209 raggiungerete il Passo Lagoscuro, 2.970 metri, dove comincia la ferrata. Qui si cominciano a vedere numerosi resti di quello che un tempo era un villaggio militare. Restano infatti ben visibili i muri perimetrali di tutte le costruzioni che componevano il più alto insediamento permanente di soldati durante la Prima Guerra Mondiale, che poteva ospitare fino a 1000 persone. Da qui veniva coordinata tutta l’attività di difesa della cresta del Castellaccio e venivano mantenuti i collegamenti con il fondovalle e Ponte di Legno.

Attenzione che la segnaletica non è sempre chiara, ma davvero il sentiero è ben tenuto e decisamente in sicurezza. Qui vedete solo un tratto della lunghissima scalinata in granito che si trova nei pressi del Passo Lagoscuro.

CAPANNA DI CIMA LAGOSCURO: SOSTA SPECIALE

Ed ecco anche la prima sorpresa: Capanna di Cima Lagoscuro. Fu costruita dalla guida alpina Giovanni Faustinelli, che qui ha vissuto quasi stabilmente gli ultimi anni della sua vita dedicandosi alla sistemazione dei sentieri e delle grotte circostanti.

Attualmente questo posto è gestito e tenuto in vita dall’associazione Capanna di Cima Lagoscuro, che nei periodi di maggior afflusso estivo prepara per chi passa caffè e the, ad offerta libera. Qui vedete Andrea alle prese con moka e bollitori su una stufa militare originale. Prendetevi il tempo di fermarvi un po’ lì dentro, seduti su una panca in legno a chiacchierare e scoprire un po’ di più di questo posto. Ne uscirete più consapevoli e felici.

VERSO IL TRATTO PIÙ SUGGESTIVO DEL SENTIERO DEI FIORI

Da qui abbiamo proseguito fino al punto più alto: Corno di Lagoscuro, 3160 metri. Incredibile la vista che potete ammirare da lassù, dal Monte Rosa al Bernina, dal Cevedale al Gran Zebrù, fino alle Dolomiti con le Odle, il Catinaccio e la Marmolada. Noi abbiamo preso davvero una giornata eccezionale, con quei cieli blu che quando capitano ringrazi l’universo.

Si prosegue su sentiero facile ed attrezzato, davvero pochi i punti esposti o pericolosi, in questo caso dovuti alla neve caduta da poco e alle basse temperature che l’hanno trasformata in ghiaccio.

Si prosegue quindi fino al punto probabilmente più scenico, quello dove si susseguono due ponti metallici lunghi rispettivamente 55 e 75 metri. Tutta questa linea di sentieri e passerelle era attiva già nel 1916 per rendere più agevoli i collegamenti tra Passo Castellaccio e Passo Lagoscuro. Volendo, si possono evitare seguendo la galleria scavata nella roccia di quasi 70 metri.

Poco più avanti potete fare una deviazione e salire alla postazione militare chiamata il Nido d’Aquila, da cui si domina tutta la conca del Presena, con una scaletta verticale attrezzata che è anche il percorso di discesa.

Si prosegue quindi fino al Passo Castellaccio, 2.963 metri. Da qui si scende su sentiero roccioso fino al Lago del Monticello, per poi arrivare a Passo Paradiso e riprendere la cabinovia fino al parcheggio.

DA SAPERE

  • Consigliato il giro in senso orario, prendendo gli impianti fino in cima e poi scendendo fino a Passo Paradiso. Attenzione, in caso di giornate particolarmente belle partite presto perchè incontrerete diverse persone o cordate provenienti nel senso opposto e potrete metterci molto più tempo del previsto a percorrere la ferrata, dovendo alternarsi nei passaggi attaccati al cordino.
  • impianti: Il biglietto di 23 euro (o 25 euro nelle settimane centrali di agosto) comprende l’andata e il ritorno della cabinovia Paradiso + corsa singola della cabinovia Presena. Orario: 8.30 – 16.15. Periodo: dal 21 giugno al 21 settembre 2025
  • a Passo Paradiso fermatevi a vedere la galleria multimediale che permette di immergersi nell’atmosfera della Grande Guerra. Ad ogni postazione potrete leggere quello che accadde lassù, ma anche sentire le voci dei soldati o il suono delle mitragliatrici durante i combattimenti. Un altro modo per capire meglio cosa hanno vissuto centinaia di ragazzi giovani lassù, in condizioni meteorologiche difficili ed ancor di più psicologiche.

NEI DINTORNI:

0 commenti