Anello panoramico poco conosciuto, che permette di ammirare il lago di Garda e la valle del Sarca da una prospettiva davvero unica. Sto parlando del percorso di circa tre ore (e 650 metri di dislivello) che da Massone porta a Belvedere Pezol, che regala scorci affascinanti soprattutto in questo periodo in cui la natura si risveglia.
Si parte nei pressi della Chiesa di San Floriano a Massone, frazione di Arco. Facile trovare parcheggio nei dintorni, oppure salire a piedi da Arco (una mezz’ora circa). Da lì salite verso la montagna e prendete sulla sinistra l’indicazione per Bolognano.
Subito dopo vedrete a destra la freccia che vi condurrà per tutto il percorso verso il Belvedere Pezol, salendo su antiche strade lastricate e poi vecchi sentieri che erano stati quasi inghiottiti dal bosco. La vegetazione è sorprendente, come tutta quella che caratterizza il microclima del Garda Trentino. Piante della macchia mediterranea ovunque, con una presenza rigogliosa di ulivi.
La fatica della salita verrà ripagata dalla tranquillità del giro (noi abbiamo incontrato davvero pochissime persone) e soprattutto dalla vista che progressivamente si aprirà davanti ai vostri occhi. Alle mie spalle il lago di Garda con il Monte Brione che separa Torbole da Riva e le cime innevate del Monte Altissimo.
Belvedere Pezol: info utili
650 metri di dislivello percorribili facilmente, presente solo in alcuni tratti (prima di arrivare al Belvedere) un pezzo di cordino metallico, ma niente di rilevante dal punto di vista delle vertigini. Molto carina l’alternanza di scaloni e scalette che rendono il percorso piacevole e vario. D’obbligo portarvi qualcosa di buono da mangiare una volta arrivati nel punto più alto. La presenza di due panche in legno, con vista panoramica, invita infatti ad una sosta golosa e ad una pausa per contemplare questo luogo meraviglioso.
Si scende quindi lungo l’altro versante della montagna, con una discesa decisa prima nel bosco e poi di nuovo attraverso gli ulivi, fino a ritornare alla chiesa di san Floriano. Attenzione: non ci sono punti di ristoro o fontane lungo il percorso. Questo è un percorso consigliato tutto l’anno, anche se secondo me in estate fa troppo caldo nonostante il passaggio per una buona metà nel bosco. Godetevelo con i primi e gli ultimi caldi!
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