Variante trentina di tantissimi biscotti simili sparsi in tutta Italia, sono molto semplici da fare e decisamente light. In dialetto trentino vengono chiamati “stracadenti” per la loro consistenza piuttosto dura. Avvertenza: creano dipendenza!
Ingredienti per circa una teglia di biscotti
- 3 uova
- 1 etto e 1/2 di zucchero
- 3 etti di farina
- 2 etti e 1/2 di mandorle o noccioli
- 1 grattugiata di scorza di limone
- 1 bustina di lievito
- un pizzico di sale
- vanillina (facoltativa)
- carta forno
Accendiamo il forno a 180 gradi. Dobbiamo impastare insieme tutti gli ingredienti quindi, dopo aver fatto la fontana con la farina inseriamo le uova, lo zucchero, il lievito, il limone, il sale e la vanillina (se c’è). Una volta ottenuto l’impasto aggiungere le nocciole o le mandorle intere e impastare di nuovo il tutto. Dopodiché date forma all’impasto in un piccolo filone che va tagliato in quattro pezzi. Con ogni tocchetto si fa un filoncino più lungo che va schiacciato bene nella teglia ricoperta dalla carta forno (come un lungo grissino di 2 cm di larghezza, un po’ schiacciato). Infornare per 20′ a 180 gradi. Quando si tolgono dal forno devono essere leggermente dorati ma non troppo cotti altrimenti risulteranno secchi. Vanno tagliati ancora caldi con dei tagli in obliquo.
Una volta tagliati vanno rimessi in teglia perché i “bis-cotti”, ci confida Sandra, vanno cotti due volte e quindi li rimettiamo in forno per altri 5′ e risulteranno belli croccanti.
Potete conservarli in un sacchetto di carta così vi dureranno a lungo (ammesso che non li mangiate tutti prima!)
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