di Manuela

Terrazze panoramiche e skywalk mozzafiato

21 Mag 2024 | Autunno, Estate, Outdoor, Primavera

Amanti dei panorami, alla ricerca di terrazze panoramiche e skywalk ne abbiamo? Ecco quelle in Trentino Alto Adige e le novità che vi aspettano nei prossimi mesi. Le passerelle di vetro sospese nel vuoto sono l’ultima moda sul fronte attrazioni turistiche: belle da vedere, stupefacenti da percorrere, hanno le carte in regola per regalarvi grandi emozioni. Eccone quattro già visitabili e altre in arrivo!

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Pizzo di Levico

Forte del Pizzo di Levico

Il Pizzo di Levico è alto 1.908 metri, facile da raggiungere, con una vista panoramica sull’Alta Valsugana. La cima di questa montagna è stata scavata per realizzare una fortezza inespugnabile, il Forte Verle, di cui oggi rimangono solo i ruderi. affascinante la terrazza panoramica a sbalzo che domina la valle. Questa passerella è lunga circa 6 metri con una parte finale di circa un metro e mezzo. Da qui avrete una vista wow su i laghi Caldonazzo e Levico! Si raggiunge da passo Vezzena verso forte Verle (per mangiare qualcosa di buono e genuino vi consigliamo Malga Cima Verle). Noi lo abbiamo raccontato in questo articolo: “Super la Valsugana da Cima Vezzena”.
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Monte di Mezzocorona

Skywalk Monte di Mezzocorona

Novità sul Monte di Mezzocorona, a cinque minuti di camminata dalla stazione della funivia. Il terrazzino sospeso nel vuoto si raggiunge percorrendo una strada pianeggiante e senza barriere architettoniche. Ha uno sbalzo lungo 14 metri. La pavimentazione è in parte piena, in parte in struttura forata e infine vetrata. Vi troverete così sospesi a 648 metri di altezza. Incantevole la vista sulle Dolomiti di Brenta e sul Monte Bondone, mentre sotto si può ammirare la Valle dell’Adige. in questo articolo “In funivia sul Monte di Mezzocorona” potete scoprire delle info in più su questo luogo molto amato. Lo skywalk è percorribile anche di notte grazie all’illuminazione costante di sentiero e piattaforma. Per chi non ama le funivie (questa ha il primato di essere una tra le più ripide d’Europa) si può raggiungere anche a piedi seguendo il Sentiero SAT 500 della durata di circa un’ora, oppure, per i più esperti, tramite la ferrata Burrone Giovanelli |  Tel. 0461 603288 | Sito web

Ponte tibetano sul Monte di Mezzocorona

Curiosità: verso Prò di Manzi, a ovest del Monte, si trova un’altra attrazione di nuova installazione: il ponte tibetano che collega una parte all’altra della valle. Se vi piace il genere leggete “I ponti sospesi”“I ponti sospesi in Trentino Alto Adige”

Binocolo di Matteo Thun

Punti panoramici nei Giardini Trauttmansdorf

Ci sono ben due punti panoramici sospesi nel vuoto nei famosi “giardini di Sissi” a Merano (scoprili insieme a noi grazie al nostro articolo “Merano: i giardini Trauttmansdorf”). Tel.  0473 255600 | Sito web

Binocolo di Matteo Thun

Il “binocolo di Matteo Thun” è una spettacolare piattaforma panoramica, trasparente al 95%, nata nel 2005 da un’idea dell’architetto e designer altoatesino Matteo Thun. Salite le scale e svelato il panorama dall’alto, grazie a un binocolo tridimensionale si può godere di una vista mozzafiato sulla piana dell’Adige, la conca di Merano e lo sfondo dei rilievi circostanti.

Voliera

Da una costruzione circolare in acciaio, una passerella di 15 metri conduce letteralmente nel vuoto. E lì si apre un’imponente veduta del parco, con la conca di Merano e le montagne circostanti: un panorama a cui abbandonarsi, ispirati dal motto inciso nella balaustra: “Solo i pensieri sono liberi”. Siamo alla voliera dei pappagalli e dei lori, nel punto più alto del parco.

“Busa dei orsi” a Sardagna, Trento

Vedere la città dall’alto non ha prezzo. Alla terrazza panoramica denominata “Busa dei orsi” perchè un tempo (fino agli anni Ottanta) qui c’era un’attrazione speciale: una gabbia con un orso vero, rimarrete senza parole osservando Trento dall’alto. La “Busa” si trova sul punto più estremo della roccia ed è stata costruita una struttura a gradoni in acciaio corten, che si ossida nel tempo fino ad assumere un caratteristico color ruggine. Nei diversi gradoni sono state collocate ottanta sedute, con affaccio sul panorama circostante, rendendolo utile anche come teatro speciale per eventi artistici.

Attrazione Gola del rio Plima

La gola del rio Plima si trova in Val Venosta, ai piedi del Monte Cevedale ed è un’impressionante gola stretta incisa dal rio nel corso dei millenni. Qui, per godere del panorama, sono state realizzate quattro strutture imponenti in acciaio corten integrate nella natura ora gli escursionisti hanno la possibilità di vivere la gola da vicino: cazzuola, falce panoramica, pulpito panoramico e ponte sospeso (in foto). Per sapere come raggiungerla leggete “Rifugio Martello: attorno, oltre 15 cime oltre i 3000 metri”. 

Poco distanti dal Trentino

Terrazza del brivido a Tremosine

Si tratta di uno dei punti panoramici più famosi sul Garda e si trova sopra l’abitato di Pieve, la frazione più panoramica di tutto il comune di Tremosine | Sito web

Prossimamente

Skywalk torrente Avisio, Lavis

Il torrente Avisio avrà il suo skywalk! In realtà già realizzato e solo in attesta di inaugurazione ufficiale, si affaccia sulla diga di San Giorgio (detta “Zambel”). Per arrivare alla piattaforma si parte da Piazza Loreto (da qui si entra anche al Giardino dei Ciucioi – contemplato nelle nostre scelte tra i “Giardini imperdibili in primavera” e si sale verso il Doss Paion, recentemente sistemato e messo in sicurezza).

Terrazza panoramica Cologna, Tenno

In dirittura d’arrivo anche la terrazza panoramica realizzata a Cologna di Tenno a breve distanza dalla chiesetta di San Zeno. Il progetto si inserisce in un più ampio contesto di valorizzazione dell’area adiacente il cimitero. Da questa piattaforma sospesa sarà possibile osservare in tutta la sua bellezza l’Alto Garda e la parte settentrionale del Lago di Garda. Si può parcheggiare accanto o anche in paese, proseguendo poi a piedi su corsia riservata ai pedoni. Per gli amanti delle due ruote si parte invece dalle Cascate di Varone e si può poi proseguire fino al Lago di Tenno.

 

Photo credits foto di copertina: Piana Rotaliana

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