Laghi effimeri: un nome che esprime esattamente l’essenza di questi fenomeni speciali. Si tratta di specchi d’acqua spesso di un meraviglioso colore azzurro, smeraldo o turchese, che si formano in specifici periodi dell’anno grazie alla neve che si scioglie o a forti piogge. L’acqua si incanala nel terreno e sgorga poi da delle sorgenti che la fanno riaffiorare nel terreno concavo. Ma, come tutte le cose belle, durano poco, spesso meno di un mese. Effimeri e fugaci, e per questo ancora più affascinanti: ecco le indicazioni per poterli ammirare.
Lago di Mezzo (Carezza)
Poco sopra il famoso lago di Carezza di trova il Lago di Mezzo, uno tra i laghi effimeri visibile indicativamente solo da maggio fino a inizio luglio. Si forma infatti grazie alle acque che provengono dallo scioglimento delle nevi del gruppo del Latemar e che fuoriescono dal terreno. Uno specchio d’acqua affascinante, proprio nel mezzo del bosco, raggiungibile con una semplice camminata dal lago di Carezza (un quarto d’ora, si prende il sentiero dalla parte opposta del parcheggio). Dipende dal livello dell’acqua, ma potreste trovarvi ad aggirarlo in maniera avventurosa se volete proseguire fino a Passo Costalunga (un’ora circa). I più avventurosi potranno infatti utilizzare una delle zattere in legno dotate di remi, oppure circumnavigarlo passando nel bosco. Un luogo incantato, che in pochi conoscono.
Lago del Rifugio Carlo Alberto (Val di Fassa)
Specchio d’acqua di grande bellezza, posizionato sotto le Torri del Vajolet, nel cuore del gruppo montuoso del Catinaccio (vedi foto di copertina di Valeria Pallotta). Si trova nella conca dietro al Rifugio Re Alberto ed appare in occasione dello scioglimento della neve (quindi a giugno/inizio luglio) o dopo piogge significative. Si raggiunge questo posto dal Gardeccia, passando per il Rifugio Vajolet (due ore circa dal Ciampedie, ne abbiamo scritto qui), su sentiero un po’ impegnativo che vede dei passaggi con cordino sulle rocce (non adatto a chi soffre di vertigini). Noi lo avevamo raggiunto facendo un incredibile giro ad anello partendo dal Passo di Costalunga.
Laghetti effimeri Val di Tovel (Val di Non)
A valle del lago di Tovel sorge una grande pietraia che, grazie al disgelo della neve in quota, a primavera si riempie, creando dei laghetti effimeri che si possono ammirare fino all’autunno. Periodo migliore per vederli: fine maggio o inizio giugno. Famosi per i loro colori davvero affascinanti che variano dall’azzurro all’indaco, passando per il verde, custodiscono, per il beve periodo della loro esistenza, la flora che normalmente cresce dal terreno. L’effetto è quello di creare dei micro-mondi vegetali, sommersi. Si raggiungono dalla località Capriolo attraverso il sentiero delle Glare fino ai campi di tamburello e poi ancora avanti per circa venti minuti.
Lech de Ciampedel
Un lago che nasce dal disgelo a Selva di Val Gardena in giugno, nella cornice naturale di Vallunga. escursione vi guiderà nella valle del canyon lunga sette chilometri fino al prato disseminato di fiori noto come “Pra da rì” (Il prato che ride). Valgardena Active organizza escursioni guidate al laghetto effimero (vedi sito), ma a volte il laghetto scompare prima di poterlo vedere. Si raggiunge dal parcheggio che affianca il Centro Addestramento Alpino dei Carabinieri, con una passeggiata di 45 minuti nella Vallunga.
Photo credits (copertina) ©Valeria Pallotta – da Facebook “Associazione rifugi del Trentino”
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