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Natura Società Territorio”: cinque incontri, centrati sulle tematiche sociali ed ambientali ed il turismo sul territorio.
I primi tre incontri sono presentazioni di altrettanti libri che, da angolazioni diverse, si occupano di turismo invernale, di ambiente, di crisi climatica nei territori di montagna.
Giovedì 30 marzo alle ore 20.30 con Michele Nardelli, che presenterà il suo ultimo libro “Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa”, Edizioni DeriveApprodi (coautore Maurizio Dematteis).
In un lungo reportage dalle montagne italiane imprenditori, operatori e testimoni del mondo dello sci si raccontano, analizzano i fallimenti, spiegano i percorsi di riconversione, fotografano i sogni di rinascita. Un libro che racconta cosa ne è oggi della passata stagione dello sci di massa nelle piccole e medie realtà di Alpi e Appennini. C’è un momento preciso in cui capisci che qualcosa sta cambiando. Sei nato e cresciuto pensando che sarebbe sempre stato così, anno dopo anno, stagione dopo stagione. Poi un giorno ti svegli e d’improvviso gli impianti di risalita sono fermi. E capisci che quel mondo è finito. L’emergenza sanitaria legata al Covid 19 ha messo in luce l’estrema debolezza del modello economico legato al turismo dello sci da discesa sulle montagne. In un’epoca nella quale il Climate Change ne accorcia le stagioni e ne aumenta i costi, in cui la crisi economica lo rende uno sport elitario e il cambiamento culturale vede prospettarsi una diversa domanda di svago anche nei centri vocati alla monocultura del turismo invernale, quali prospettive di riconversione possono essere messe in campo?
Michele Nardelli, formatore e saggista, è autore con Mauro Cereghini di Darsi il tempo (2008) e di Sicurezza (2018). Con Diego Cason ha pubblicato Il monito della ninfea. Vaia, la montagna, il limite (2020). E’ stato presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani e co-fondatore di Osservatorio Balcani Caucaso. E’ stato Consigliere regionale.
Giovedì 6 aprile appuntamento con Luigi Casanova, che presenta il suo ultimo libro “Ombre sulla neve. Milano-Cortina 2026. Il libro bianco delle Olimpiadi invernali. Per il rispetto della montagna, contro cemento, speculazione e sprechi”, Edizioni Altreconomia.
Un’inchiesta sui Giochi olimpici di Milano-Cortina 2026.
Si può amare lo sport ma raccontare come questo “grande evento” – al pari di altri in passato – abbia un impatto devastante sul territorio alpino e i suoi abitanti. Questo libro, con la forza dei fatti e dei numeri, smentisce la favola dell’Olimpiade “a costo zero e sostenibile” e denuncia l’assenza di una valutazione ambientale complessiva a livello nazionale e di un confronto aperto con cittadini e associazioni ambientaliste. E inoltre l’invadenza di infrastrutture insostenibili come le opere stradali inquinanti, i palazzetti-cattedrali nel deserto e gli ampliamenti dei domini sciistici che coinvolgono tre Regioni, Trentino-Alto Adige, Veneto e Lombardia, oltre alla città di Milano.
L’alternativa? Un’etica che dia una nuova dignità alla montagna e combatta davvero lo spopolamento, con piccole opere che hanno una ricaduta sociale positiva sul territorio, rispettando i valori identitari delle alte quote ed i reali bisogni: servizi, sanità, lavoro, un turismo diverso.
Luigi Casanova, bellunese, già custode forestale nelle Valli di Fiemme e Fassa e ora in pensione, è una voce storica dell’ambientalismo. È stato presidente di Mountain Wilderness Italia e oggi ne è presidente onorario. Per quasi due decenni è stato vicepresidente di Cipra (Commissione internazionale per la protezione delle Alpi), è membro del Consiglio direttivo di Italia Nostra del Trentino e rappresenta le associazioni ambientaliste nella Cabina di regia delle aree protette e dei ghiacciai del Trentino. Scrive per il mensile Questo Trentino. Ha scritto Avere cura della montagna (2020)
Giovedì 13 aprile viene recuperato l’incontro previsto lo scorso novembre con Michil Costa, che parlerà di “FuTurismo. Un accorato appello contro la monocultura turistica”, editore Raetia.
Michil Costa, albergatore di Corvara in Badia, ambientalista e visionario, con il suo libro invoca un nuovo senso del fare turismo – contro l’industrializzazione dell’economia turistica e a favore di una cultura dell’ospitalità basata sui solidi valori del bene comune, della sostenibilità e dell’umanità. Le ripercussioni della monocultura turistica sono evidenti soprattutto sulle Alpi: strade congestionate, seconde case, vuote, che fanno lievitare i prezzi immobiliari, impianti di risalita e piste su ogni vetta, concorrenza spietata tra strutture alberghiere.
Ma è proprio questo quello che gli ospiti stanno cercando?
Secondo Costa è invece “necessario un contatto più stretto, conscio, sentimentale e gioioso con la vita non umana. Se non riusciremo a dare dignità al nostro amore per la natura, il destino è segnato. Tutto dipende da tutto, l’arcaica immagine che abbiamo dell’uomo nell’ambiente va rimpiazzata con un campo totale, intimo, relazionale. Un cambio di modelli in direzione saggezza ecologica, i trascendentalisti americani la chiamavano ecosofia, per giungere a una vita buona e bella, oltre che a un’intelligenza turistica; e qui il cerchio si chiude.”
Giovedì 20 aprile un incontro introduttivo, “Riscaldamento globale e crisi ecologica: tutto chiaro?”, affronta le tematiche che la scienza conosce da almeno una cinquantina d’anni: l’aumento vertiginoso delle pressioni dell’uomo sui sistemi naturali, la perdita di biodiversità, la deforestazione, i limiti che il pianeta ci impone per mantenere un equilibrio, il comportamento non lineare dei sistemi naturali, le informazioni sul clima, le modalità di ricerca dei dati della temperatura e della concentrazione dei gas serra, le possibili azioni e soluzioni.
Venerdì 21 aprile segue un incontro in forma di workshop: “Crisi climatica, una sfida che riguarda tutti”, con l’utilizzo del simulatore En-Roads. Il simulatore En-Roads di Climate Interactive, ideato dal MIT Sloan School of Management, è una risorsa gratuita, promossa dall’organizzazione Climate Interactive per essere utilizzata come strumento didattico.
Si tratta di un modello di simulazione delle politiche sui cambiamenti climatici, basato sui migliori dati scientifici disponibili, e liberamente sperimentabile da tutti. En-Roads aiuta le persone ad esplorare le connessioni tra le tematiche del clima e i settori in cui possiamo ricercare le risposte più efficaci per evitare le conseguenze più impattanti per l’umanità.
Nel corso del workshop i partecipanti avranno un ruolo attivo nel proporre le soluzioni che riterranno più opportune a risolvere la crisi climatica, mantenendo un occhio attento all’equità e ai possibili benefici correlati.
Tutti gli incontri si terranno in Sala Don Frasnelli, sopra la biblioteca, alle ore 20.30.
La partecipazione è aperta a tutti, libera e gratuita.
In programma per i bambini anche ConTesti kids.
Info: 0462 237544 – whatsapp 338 3040831 – biblioteca@comunecavalese.it