Escursione meravigliosa in Vallelunga, a poca distanza dal lago di Resia, che porta al Rifugio Pio XI (2557 metri), proprio di fronte al ghiacciaio Palla Bianca (3.738 metri) che è il ghiacciaio più esteso delle Alpi Venoste (vi ricordate che si vedevano quando siamo stati “Sotto il dente dello Sciliar”?). Un anello circolare che permette di ammirare un paesaggio incantato e sempre diverso, mano a mano che ci si alza di altitudine.
Si parte dal delizioso paesino di Melago (1912 metri), in fondo alla valle (15 minuti d’auto da Curon Venosta), dove si lascia la macchina nel parcheggio a pagamento. Oltrepassato il piccolo nucleo di case si aprono pascoli verdeggianti attorno al passaggio del Rio Carlino. 45 minuti di passeggiata fino alla Malga di Melago, praticamente pianeggianti.
Dopodiché ci sono due possibilità: proseguire dritto lungo il sentiero didattico del ghiacciaio, oppure svoltare a sinistra e raggiungere il rifugio per la strada più semplice, in due ore circa e 600 metri di dislivello. Il mio consiglio però è di seguire la prima opzione, per compiere un giro ad anello molto scenografico di tre ore circa. Lungo il percorso troverete diversi pannelli che descrivono i fenomeni della riduzione del ghiacciaio, il riscaldamento del clima, ma anche la botanica e la geologia di questo territorio.
Sentiero didattico del ghiacciaio
Dopo un primo tratto nel bosco, sempre accompagnati dal fragore del ruscello, il paesaggio diventa più selvaggio, mostrando come è stato modellato nei secoli dall’azione dei ghiacci.
Si risale una cresta morenica, cioè un consistente accumulo di frammenti rocciosi, sabbia e argilla trasportati nel tempo dal ghiacciaio, fino al ponte che permette di attraversare il Rio Carlino. Attenzione: la portata dell’acqua, proveniente dallo scioglimento del ghiacciaio, aumenta progressivamente fino al pomeriggio, quindi vedete di non passare troppo tardi. Circa il 90% dello scolo annuale avviene da giugno a settembre. Il ruscello trasporta anche materiale roccioso sgretolato, per cui l’acqua ha un colore grigio ed è torbida.
Per seguire il percorso osservate attentamente la segnaletica verniciata sulle rocce. Qui la strada si fa ripida ed un po’ impegnativa. Una breve deviazione a destra permette di arrivare vicino alla lingua del ghiacciaio, altrimenti potete andare direttamente verso il Rifugio Pio XI alla Palla Bianca (Weisskugelhütte). Un omaggio al Papa degli alpinisti, che è stato qui in visita una volta.
La struttura è stata costruita nel 1983 dai sudtirolesi, poi dopo la Prima Guerra Mondiale è passata di proprietà al Cai, mentre dal 2003 è della Provincia di Bolzano. Dall’estate del 2023 è gestita da ragazzi giovani del posto (ciao Norbert!), che portano avanti questa attività con cura e passione nonostante le scarse comodità (pensate che la teleferica con i rifornimenti impiega ad arrivare circa 40 minuti!).
Il menù al Rifugio Pio XI
Il menù presenta piatti della tradizione (cucina calda dalle 11.30 fino alle 15), come canederli e zuppe, arrosto o salsiccia con patate saltate e ottimi dolci come il tiramisù e lo strudel di mele, ma anche torte buonissime. Una bella sosta proprio davanti ai ghiacciai, che ora si sono ritirati parecchio, ma una volta ricoprivano tutto il versante della montagna. Quassù si può anche dormire, scelta effettuata spesso da chi vuole raggiungere la cima della Palla Bianca (impegnativa, solo per esperti o accompagnati da guida alpina, 5/6 ore).
Si torna per la via più semplice, lungo il versante nord della Vallelunga, per poi scendere nuovamente a Malga Melago tra bei pascoli d’alta montagna.
Una curiosità: a Melago c’è un caseificio biologico (Gamsegg Hof), dove potete acquistare formaggi a latte crudo di mucca, capra e pecora.
Il rifugio Pio XI è solitamente aperto da metà giugno a metà ottobre, nel 2024 fino al 6 ottobre.
Contatti: 346.1472278; weisskugelhuette@gmail.com
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