di Manuela Zennaro

Zero waste: lo sfuso in Trentino Alto Adige

15 Feb 2023 | Food&Wine

Che sia per una giusta politica green nei confronti del pianeta o che sia semplicemente per un’antipatia verso gli imballaggi leggeri e la montagna di plastica che si accumula una volta sistemata la spesa, comprare cibo sfuso ormai è un’abitudine di molti. Probabilmente non ancora di tutti. Ecco allora una lista di negozi “alla spina” o “senza imballaggi” dove poter fare acquisti in Trentino Alto Adige. Tra l’altro si trova senza imballaggio monouso non solo cibo, ma anche bevande, detersivi e prodotti per l’igiene personale. 

Esiste addirittura un movimento europeo Zero Waste grazie al quale sono sempre più numerosi i supermercati che si sono posti l’obiettivo di ridurre gli imballaggi e sono sempre più numerose le persone che vogliono evitare gli sprechi e ridurre i rifiuti. L’obiettivo del movimento Zero Waste è quello di evitare la produzione di prodotti di scarto, ridurre gli sprechi, utilizzare le risorse in modo responsabile e affidarsi a soluzioni intelligenti di riciclaggio e riutilizzabili.

ALTO ADIGE

  • Novo via Weggenstein 14/B – Bolzano 0471 1815009 oppure  Kreuzgasse 19 – Bressanone 0472 518829 | Un negozio alla spina che aderisce alla filosofia ZeroWaste (nessun imballaggio superfluo). Si trova tutto il necessario per la spesa settimanale, ecosostenibile, biologica e principalmente senza imballaggi. Tra i servizi del punto vendita, la cosmetica naturale e la naturopatia. Anche online. Sito

La Sfuseria – Arco

TRENTINO

Per i detersivi alla spina:

  • Eco Clean | Via Card. Cristoforo Madruzzo, 37 – Trento
  • La Saponeria | Via delle Orfane, 2 – Trento
  • Tabaccheria Brugnara | Via Rosmini, 49 – Lavis | 0461 247009 | Questo è solo uno dei tanti rivenditori dei prodotti Lavaverde alla spina. QUI trovate una mappa con tutti gli altri presenti in Trentino Alto Adige e in Italia. O ancora Eco Bolle, online.
  • Meglio sfuso | Negozio online

A sostengo della filosofia “Zero Waste” vi suggeriamo anche di dare un occhio al progetto I-Refill che si pone come obiettivo principale proprio quello di superare il concetto di imballaggio monouso nel settore alimentare.

Inoltre il consiglio è di cominciare da soli a ridurre il consumo di plastica e imballaggi monouso, anche in assenza di negozi ad hoc. Come? Per esempio acquistando frutta e verdura fresca e di stagione dal fruttivendolo, nelle orticolture con vendita diretta, al mercato rionale o cittadino oppure contattando le aziende agricole e le fattorie come per esempio Aneghe Taneghe che da sempre propone carne e derivati di produzione propria. E ancora: utilizzare borse di tela al posto di quelle di plastica per fare la spesa, prediligere il vetro all’alluminio, bere acqua del rubinetto e usare le borracce riutilizzabili, utilizzare saponi e shampoo solidi per la cura e l’igiene del corpo e dei capelli. Ancora, per noi amanti dei nostri prodotti locali: acquistare il formaggio e i derivati nelle malghe e nei caseifici non è solo una buona idea green ma anche super golosa!

Un’ottima idea sia per risparmiare che per contribuire alla politica zero waste sono i gruppi di acquisto solidalegruppi di persone che acquistano insieme seguendo il principio della solidarietà, selezionando e sostenendo le aziende, preferibilmente piccole e locali (con il concetto di “chilometro zero”). 

Se avete suggerimenti non esitate, l’articolo è in continuo aggiornamento.

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