di Silvia

Rifugio di Monteneve e quel che resta del sito minerario più grande al mondo

3 Set 2024 | Autunno, Estate, Primavera

Che posto incredibile il villaggio dei minatori di Monteneve e il Rifugio Monteneve, a cavallo tra la Val Passiria e la Val Ridanna. O, meglio. quel che resta del distretto minerario più alto d’Europa e, a quel tempo, il più grande al mondo. Raggiungibile solamente a piedi, si trova a 2.355 metri di altitudine, ed è un’ottima occasione per effettuare un’escursione suggestiva e sicuramente densa di emozioni.

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Noi siamo salite dal sentiero che parte da Ponte di Monteneve, raggiungibile da San Leonardo in Passiria salendo verso Passo Rombo. 700 metri di dislivello fattibili in un paio d’ore. Una prima parte nel bosco, in costante salita, per un’oretta. Luoghi molto rilassanti e poco frequentati anche in alta stagione. Dopodiché il paesaggio si apre e si può ammirare i resti del sito minerario. Qui infatti sono stati estratti minerali per secoli (a partire dal 1200), arrivando a contare fino a 1000 minatori. Un insediamento permanente che è rimasto attivo fino alla fine degli Anni Sessanta. Sono rimasti nel sottosuolo ben 150 chilometri di gallerie, ma molto si può vedere ancora in superficie.

Il percorso con le rotaie

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Per noi la parte più sorprendente sono state le rotaie che salgono direttamente (foto di copertina) e che possono essere percorse per la prima parte…una camminata così non l’avevamo mai fatta! L’impianto è stato costruito attorno al 1870 per trasportare argento, piombo e zinco da Monteneve alla stazione ferroviaria di Vipiteno. La lunghezza complessiva era di 27 chilometri con un dislivello di 1900 metri. L’intero impianto di trasporto fu costruito in muri a secco (ancora oggi visibili): un’opera impressionante che rimase in funzione fino al 1925 circa, anche se questo pezzo rimase in esercizio fino al 1967.

All’arrivo vi aspetta la chiesetta della Madonna di Monteneve, costruita  nel 1722 in memoria della valanga che seppellì 78 lavoratori, di cui 22 morti. Molto interessanti i pannelli che spiegano la storia di questo luogo e fanno capire come è stato trasformato nel tempo dall’uomo.

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Al Rifugio Monteneve

Il Rifugio Monteneve rappresenta un. bell’esempio di costruzione austroungarica perfettamente conservata. Piatti tipici della tradizione tirolese, a volte rivisitati (canederli con ortiche e salsa di gorgonzola), taglieri di affettati e formaggi, cotoletta con patate saltate e ottimi dolci come torte fatte in casa e Kaiserschmarren. Qui è anche possibile dormire: un centinaio di posti letto (7 camere da 2 a 6 letti, 3 dormitori spaziosi), con anche la possibilità di fare la sauna (casetta esterna) e rilassarsi nella vasca idromassaggio.

Alla fine del Settecento arrivarono qui i primi turisti, per vedere questo esempio di archeologia industriale: una struttura che è stata dimessa, parzialmente distrutta e ricostruita nel 1995. L’8 di settembre 2024 ci sarà una bella festa per i 40 anni del rifugio, sicuramente un’occasione interessante se volete partecipare.

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Il martedì e il giovedì è possibile partecipare a delle visite guidate, con partenza dal Ponte di Monteneve alle 9.15, informazioni QUI.

Contatti:  0473 932900

Chiusura: fine di settembre, in base al tempo.

Si ritorna per la stessa strada dell’andata.

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  1. Val Ridanna, natura incontaminata - Il Trentino dei Bambini - […] escursione più impegnativa ma decisamente suggestiva al villaggio dei minatori di Monteneve e il Rifugio Monteneve […]

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