di Silvia Conotter

Siusi: anello al Rifugio Bolzano e Alpe di Tires

28 Ago 2022 | Autunno, Estate, Eventi, Gite, Primavera

Giro ad anello meraviglioso quello che dall’Alpe di Siusi permette di raggiungere prima il Rifugio Bolzano e poi il Rifugio Alpe di Tires, tornando al punto di partenza passando dalla forcella dei Denti di Terrarossa. 1200 metri di dislivello, calcolate circa 7 ore senza pause. Si parte dal parcheggio Kompatch – Compaccio a 1.870 metri (20 euro la sosta per l’intera giornata), ricordando che si deve passare per l’imbocco della strada che da Siusi che porta all’Alpe prima delle 9 del mattino. Questo a causa del progetto di mobilità alternativa, che prevede la chiusura al traffico di giorno. Altrimenti c’è la cabinovia che da Siusi porta direttamente in quota (aperta dalle 8, orari e costi QUI) e permette di raggiungere quello che è l’altipiano più esteso d’Europa.

Sempre magico il panorama che si apre davanti agli occhi alla partenza, con il dente dello Sciliar che spicca nel cielo. Nella foto qui sotto si intravede anche la meta: il Rifugio Bolzano infatti è posizionato poco sotto la cima che si vede al centro. Noi, ignare di questo, ci siamo avviate nella nostra escursione. Fiduciose e felici. E facevamo bene!

La parte iniziale della camminata è idilliaca: si raggiunge in leggera salita il Rifugio Panorama, dopodiché si cammina in discesa tra baite private e rifugi, in un angolo poco conosciuto dell’Alpe. Qui vi capiterà di incontrare tavolini con oggetti in legni da acquistare lasciando l’importo richiesto (in questo caso 5 euro al pezzo)…

…e di ammirare cartoline suggestive di questi luoghi. Dopo 45 minuti circa però finisce la pacchia e comincia la salita. Costante, prima nel bosco e poi invece con vegetazione più rada.

Mano a mano che ci si alza l’Alpe di Siusi si mostra in tutto il suo splendore. Dal Bullaccia, al massiccio montuoso delle Odle, al Sassolungo e Sassopiatto in lontananza, ai vicini denti di Terrarossa. E sotto l’altipiano, con i suoi rifugi e malghe disseminate un po’ ovunque. Quante sono? Non le abbiamo contante, ma di certo ancora non le abbiamo visitate tutte!

Finita la salita ecco che si apre il panorama anche sul versante opposto: mucche al pascolo e di fronte il Catinaccio con le Torri del Vajolet che spiccano (sì, lì dietro c’è la Val di Fassa) e più a destra il Latemar.

Ancora dieci minuti di cammino pianeggiante e d ecco il Rifugio Bolzano, a quota 2457 metri. Salita complessiva in tre ore, per un totale di 800 metri circa di dislivello. . Quello che viene definito da tanti “un castello posizionato sulla roccia”, permette di godere di uno dei panorami più belli delle Dolomiti. Circa 120 posti letto (bello dormire quassù almeno una notte!), gestione dal 1976 della famiglia Gasser, cucina abbastanza buona anche se non indimenticabile.

Una volta arrivati fin qui dovete fare l’ultimo sforzo: in dieci minuti arriverete in cima al Monte Pez 2.563 metri, con la croce. Da lassù vista incredibile a 360 gradi: da una parte tutte le più belle cime dolomitiche già citate, dall’altra le montagne di confine.

Ridiscese al rifugio abbiamo mangiato canederli in brodo; uova, speck e patate arrostite, panino con hamburger e salse varie. I piatti sono quelli tipici della tradizione altoatesina.

Dopodiché abbiamo deciso, invece di tornare indietro dalla stessa strada, di proseguire fino al Rifugio Alpe di Tires (circa 2 ore di cammino). Una prima parte in discesa e poi pianeggiante, con panorama incredibile, poi leggera salita fino alla cima Roterdspitze (2550 metri).

A quel punto si scende per una mezz’ora a zig zag con vista notevole sul Catinaccio (mai visto così da vicino!) e qualche passaggio con cordino metallico. Niente di incredibile, comunque. Una salita costante (saranno 200 metri di dislivello) porta fino al Rifugio Alpe di Tires (2.440 metri). Non sentirete nemmeno la fatica, tanto è bello il paesaggio e la vista del  suo famoso tetto rosso.

Qui si mangia divinamente e si può dormire anche la notte (info sul loro sito). Noi lo abbiamo raggiunto partendo dalla Val di Fassa, salendo dalla Val Duron (il racconto QUI). Se avete tempo prendete almeno un dolce per merenda!

 Dieci minuti ed eccovi alla forcella dei Denti di Terrarossa, altro punto panoramico privilegiato. Da qui potete ammirare di nuovo il dente dello Sciliar e l’altura dove è posizionato il Rifugio Bolzano. Se osservate le nostre facce contente, notate che stavamo anche mangiando della cioccolata per recuperare le forze!

Discesa lungo i ghiaioni per un’ora circa e poi un’altra ora attraverso i prati dell’Alpe di Siusi su passerelle di legno che sembrano disegnate. La camminata è un po’ lunga, ma decisamente vale la pena effettuare il giro ad anello sia per i panorami incredibili, che poche altre volte vi capiteranno, e poi perchè in questo modo si evita la salita finale che dovreste affrontare facendo la via dell’andata.

Info; 0461.709600 www.seiseralm.it

 

 

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  1. Val Duron: al Rifugio Alpe di Tires - Il Trentino dei Bambini - […] voi si aprirà invece l’Alpe di Siusi con il dente dello Sciliar. Si può arrivare anche da lì (QUI…