Questo è un percorso escursionistico di interesse storico, con scorci unici sul lago di Garda e non solo. Si sale da Nago (Parcheggio Coel a pagamento accanto alla grande rotatoria). Il Monte Corno, a nord del paese, è un’altura che conserva numerose testimonianze legate alla Prima guerra mondiale: un vero e proprio colle fortificato con trincee, punti di avvistamento e altre postazioni strategiche di quella che era la prima linea austro-ungarica.
Il percorso è composto ad otto, da due anelli, fattibili anche separatamente: l’anello del Perlone e l’anello di Predabusa, per un totale di 700 metri di dislivello. Dal parcheggio seguite le indicazioni per Monte Corno” e Anello del Perlone”. Il sentiero comincia subito in salita, ma altrettanto presto la vista si fa panoramica. Passerete attraverso un bellissimo castagneto, per poi arrivare alla Busa dei Capitani, i resti della caserma che durante la guerra ospitava il comando del presidio militare. Al suo interno sono presenti due bassorilievi, uno dell’imperatore Francesco Giuseppe ed uno dell’arciduca Carlo d’Asburgo. Altra tappa in località Tre Croci, a quota 579 metri, punto di confine dove toccano i tre comuni do Nago, Torbole e Ronzo Chienis. Sono diverse le deviazioni brevi che troverete sul percorso. Il consiglio è di prendervi un po’ di tempo per esplorare questo luogo ricco di storia.
Questa sotto la postazione del Perlone, occupata allora da artiglieria di piccolo medio calibro, da cui si poteva osservare il fronte italiano del Monte Altissimo. Le gallerie e i pertugi scavati nella roccia che troverete durante l’escursione sono sicuramente affascinanti dal punto di vista estetico, ma fermatevi anche a pensare al motivo per cui sono stati costruiti e a come dovevano vivere qui i soldati. I cartelloni con le spiegazioni e le ricostruzioni anche visive dei luoghi vi aiuteranno a comprendere meglio quanto successo. Accanto alla postazione militare Preda Busa troverete anche uno sperone panoramico su cui dovete assolutamente salire per una foto (immagine di copertina).
La salita non è ancora finita, ma vale la pena continuare per completare l’anello più alto, godere dell’ultima postazione panoramica e poi seguire le indicazioni per il rientro. Camminerete dentro le trincee, questa volta con vista su Arco e le Dolomiti di Brenta e vedrete anche i resti di una cucina di campo.
Si rientra scendendo su un sentiero piuttosto ripido nel bosco con vista su Loppio. Ultima parte su strada asfaltata fino al paese di Nago. Consigliata una sosta in centro storico, molto carino e poco frequentato.
- Altitudine minima: 226 metri
- Altitudine massima: 900 metri
- Tempo di percorrenza 3 ore e mezza
- Acqua e punti ristoro: no
- Periodo consigliato: primavera, autunno o al mattino presto in estate per l’esposizione al sole e la bassa altitudine
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