di Silvia Conotter

Pineta Hotels: il 3 stelle che ne vale 4 (o più)

24 Ott 2018 | Dormire, Wellness

Se c’è un hotel in Trentino capace di riunire benessere, gastronomia ed accoglienza genuina è di certo il Pineta Hotels, a Coredo, in Val di Non. Di grande bellezza e comfort la disposizione delle camere e delle suite collocate in tre casette e quattro chalet di montagna in un contesto naturale incontaminato. Chi soggiorna qui ha quindi la sensazione di vivere in una sorta di borgo di montagna, circondato da dolci pendii erbosi lontani dal caos cittadino.

Noi siamo state ospiti dell’appartamento nocciolo, dotato di due stanze con bagno ed un ampio soggiorno con stube ad olle reso magico dal calore del legno. Quel che stupisce in questo posto è la costante cura dei dettagli, che ricrea perfettamente l’atmosfera di casa, in un originale mix tra arredamento moderno e della tradizione alpina.

Io e Francesca siamo arrivate in questo Paradiso stressatissime dal lavoro e non vedevamo l’ora di visitare la zona benessere: 1200 metri quadrati (aperta anche per chi non alloggia qui, con un numero massimo giornaliero d’accesso… consigliato prenotare!)) circa di pure coccole per la mente ed il corpo. Il tempo di metterci l’accappatoio e via!

A me piace sempre cominciare con l’idromassaggio, disponibile sia nella grande piscina interna che nella piccola vasca esterna. Acqua calda, atmosfera rilassata, un sogno. Siamo poi andate nella sauna finlandese, nella biosauna, nel bagno turco aromatico, per finire (tra le altre cose) con il percorso kneipp ed il pediluvio ai sali marini.

Tra una proposta e l’altra ci siamo rilassate nell’ampia zona relax, in attesa della super merenda! Accanto al bar infatti vengono posizionate infatti delle dolci proposte da leccarsi i baffi: io mi ricordo un salame al cioccolato da urlo, una torta buonissima, ed uno strudel appena sfornato, accompagnato da un the ai frutti di bosco. Ma il fiore all’occhiello del centro sono i massaggi. Noi ce ne siamo concessi due – totali al corpo – che ci siamo ricordate a lungo, ma è infinita la lista (la trovate QUI) delle proposte legate all’utilizzo di elementi naturali come pino mugo, fieno, arnica e naturalmente le mele. Io poi ho apprezzato particolarmente l’utilizzo di prodotti di Effegilab, azienda trentina che si distingue notevolmente nel settore, scelta coerente con la presenza in albergo di un team di professionisti del settore.

Con un po’ di dispiacere abbiamo lasciato il centro benessere, ma curiose di vedere come sarebbe stata la cena.

E le nostre aspettative non sono state ovviamente deluse, complice:

  • un super buffet, di formaggi e salumi, accompagnati dal classico tortel di patate della Val di Non

  • la doppia proposta, tradizionale e light, che permette di mangiare di gusto anche a chi è in periodo di ristrettezze alimentari o preferisce rimanere leggero… e sarebbe un vero peccato non assaporare le proposte dello chef Mattia
  • prodotti slow food, prodotti a chilometri zero, ricette tipiche “delle nonna”, cotture leggere, abbinamenti originali e sempre azzeccati
  • l’innovativo sistema che permette di tenere sottovuoto le bottiglie di vino aperte. Oltre alla proposta della lista vini, è così possibile avere diverse possibilità di vino al calice, in cui vengono perfettamente conservate le sue caratteristiche organolettiche.
  • che dire poi dei dolci? Io ho avuto diverse occasioni di provarli ed è sempre stata un’esperienza notevole

Tutto questo sarebbe già sufficiente per convincervi della bontà e della bellezza di questo luogo, ma manca un aspetto fondamentale: il clima di familiarità che lo contraddistingue. Sarà per questa modalità di ospitalità diffusa, saranno le tante proposte giornaliere sul territorio accompagnati, sarà che chi ci lavora fa parte di una grande famiglia (con o senza legami di sangue veri e propri), ma qui si arriva ospiti e si esce amici. Il merito di tutto questo? So che non vorrebbe lo scrivessi, ma lo faccio lo stesso perché se lo merita: Nicola Sicher, anima e propulsore di tutto quello che si muove al Pineta. E, si sa, quando un’impronta è buona è davvero facile seguirla.

Ultima nota, che mi pare un peccato non raccontarvela e altrimenti non si comprende la varietà delle attività che si possono fare qui (nei dintorni anche i trekking con Livio, i giri in mountain bike con Andreas, le passeggiate con Nicola e poi canyonig, golf, andare a pesca e molto altro…). Dopo cena ci aspettava l’appuntamento con le campane tibetane, un’esperienza davvero coinvolgente che nel silenzio e nella semioscurità ci ha permesso di rimetterci in sintonia con il mondo ed andare a dormire nel nostro meraviglioso chalet.

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